Dal test di Medicina al semestre filtro: come si prospetta il futuro formativo di chi sogna di diventare Medico?
Per rispondere a questa domanda e approfondire la tematica, abbiamo intervistato la dottoressa Giovanna Liuzzo, mamma di un allievo Cordua e Docente Universitario Medico.
Indice
- Il metodo di studio fa la differenza
- Dal Test di Medicina al semestre filtro
- Un trimestre, tre esami e zero materie facili
- La Medicina del futuro richiede nuove competenze
- Cordua, dove si costruisce il futuro di chi vuole curare
Il metodo di studio fa la differenza
Mio figlio ha conquistato un metodo che non aveva. Era sempre pronto in aula, anche quando il giorno prima aveva avuto solo un’ora per studiare. Quando i professori gli chiedevano come fosse possibile, lui rispondeva con semplicità: “È il metodo Cordua.”
— Dott.ssa Giovanna Liuzzo, genitore di un allievo Cordua e Docente universitario medico
La sua è una voce che parla con l’autorevolezza dell’esperienza universitaria, ma anche con l’emozione di una madre che ha visto il proprio figlio superare il test della Cattolica, il più selettivo d’Italia, al primo tentativo, dopo aver frequentato uno dei corsi Cordua.
A fare davvero la differenza è la capacità di imparare a gestire il tempo e fissare i concetti. Sapere non basta: bisogna saper recuperare l’informazione giusta al momento giusto. E questo si allena. Mio figlio ha imparato a farlo con Cordua.
— Dott.ssa Giovanna Liuzzo, genitore di un allievo Cordua e Docente universitario medico
Dal test di Medicina al semestre filtro
Il 2025 sarà un anno spartiacque per tutti gli studenti che sognano di diventare medici. Con l’entrata in vigore della riforma Bernini, il classico test d’ingresso sarà definitivamente archiviato. Al suo posto, un semestre filtro che – nella pratica – sarà un vero e proprio trimestre di fuoco. In meno di tre mesi, gli studenti dovranno affrontare tre materie complesse: Chimica e propedeutica Biochimica, Fisica e Biologia, preparandosi a sostenere tre esami che saranno scritti e consecutivi.
Si tratta di un cambiamento profondo, che non si limita a sostituire una modalità con un’altra: cambia l’intera prospettiva sull’accesso a Medicina. Ora, infatti, la vera difficoltà non sarà entrare in Medicina, ma restare immatricolati nel secondo semestre.
Un trimestre, tre esami e zero materie facili
Il nuovo semestre filtro, che non durerà effettivamente sei mesi, bensì tre, non è solo una prova accademica: è una vera e propria sfida sul piano mentale, organizzativo e metodologico.
Non c’è tempo per tentativi: in meno di tre mesi bisogna padroneggiare tre discipline complesse.
Quando io ho studiato Medicina, nel primo trimestre ci si concentrava su due materie. Oggi i ragazzi devono affrontarne tre e in forma più avanzata. Ad esempio, si pensa ancora che Fisica Medica sia semplice, ma non è più così. Non basta una base da liceo scientifico: serve un livello di comprensione molto più strutturato.
— Dott.ssa Giovanna Liuzzo, genitore di un allievo Cordua e Docente universitario medico
Come spiega la dottoressa, nel mondo medico attuale, la Fisica ha assunto un ruolo centrale. Non conoscere i principi che stanno alla base delle tecniche di imaging, ad esempio, non è più accettabile. Infatti, la scelta dell’immagine da mostrare al paziente richiede una preparazione solida, poiché si traduce in una questione di autorevolezza scientifica.
La Medicina del futuro richiede nuove competenze
L’intervista si chiude con una riflessione che guarda oltre il semestre filtro e oltre al percorso accademico.
La vera sfida, secondo la dottoressa, sarà formare medici capaci di conciliare empatia, rigore scientifico e spirito critico.
Oggi l’intelligenza artificiale è presente in ogni fase: dalla diagnosi al trattamento. Per questo, oltre alle competenze tecniche, i futuri medici dovranno sviluppare una mente aperta e indipendente, in grado di leggere la realtà senza farsi travolgere da automatismi o soluzioni preconfezionate. La capacità critica non è più una skill secondaria: è una skill primaria.
— Dott.ssa Giovanna Liuzzo, genitore di un allievo Cordua e Docente universitario medico
Cordua, dove si costruisce il futuro di chi vuole curare
In un momento di trasformazione così radicale, scegliere come e con chi prepararsi non è più un dettaglio. È una decisione cruciale.
Cordua, con 25 anni di esperienza e un tasso di successo del 95%, è il punto di riferimento per chi vuole affrontare questa nuova fase con focus, competenza e consapevolezza.
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