DANIELE RACCONTA IL SUO SEMESTRE FILTRO A TORINO

SEMESTRE FILTRO: IL RACCONTO DI DANIELE

Nella nuova puntata del podcast di Cordua parliamo del semestre filtro, e lo facciamo con un ospite d’eccezione: Daniele Troia, nostro allievo che lo sta frequentando all’Università di Torino.

Daniele è un esempio di eccellenza nella preparazione alla selezione medico-sanitaria, vantando successi straordinari: si è classificato primo in graduatoria nazionale all’Università Cattolica di Roma e secondo in graduatoria nazionale al San Raffaele di Milano, in entrambi i casi per la facoltà di Medicina in lingua italiana.

Scopriamo subito, attraverso la sua intervista, cosa significa vivere la vera atmosfera della facoltà di Medicina in questo percorso di selezione innovativo.

Indice

Quale emozione provi nel frequentare la facoltà di Medicina?

Era qualcosa che aspettavo da tanto. Questo era anche il motivo per cui mi ero preparato con voi: non volevo rischiare che questa avventura potesse attendere di più.

Certo, i piani sono cambiati, la riforma ha modificato un po’ tutto, ma alla fine le aule le sto frequentando lo stesso, quell’ambiente che tanto sognavo. Devo dire che da studente di Medicina, in questo momento mi sento molto interessato alla situazione, perché è chiaramente una situazione nuova che nessuno ha mai sperimentato. Però è emozionante poter scoprire in prima persona la vita universitaria e approfondire le materie caratterizzanti.

Come si vive il semestre filtro a Torino?

Posso parlare sia per quanto riguarda la frequenza in presenza sia per la DAD (didattica a distanza). In quest’ultimo caso ho potuto sperimentare l’organizzazione dell’università da remoto e devo dire che i collegamenti erano molto buoni. Spero lo sia anche per gli altri atenei, anche perché molte persone non possono permettersi di andare in presenza, e questa opzione deve essere tenuta molto in considerazione e non deve essere trascurata.

Io comunque prediligo la frequenza in presenza, che mi ha permesso di capire che il rapporto e il dialogo col professore in presenza sono migliori. Avere di fronte il docente, in un’aula con tante altre persone, aule chiaramente molto più grandi di quelle liceali o della scuola, ti fa entrare in un’ottica molto diversa, con una concentrazione e un focus differenti. C’è un’attenzione alle materie che il professore in presenza può trasmettere in maniera più coinvolgente e diretta.

Le lezioni possono essere poi riguardate attraverso una registrazione?

No, non si possono riguardare, almeno all’Università di Torino. Penso che un po’ tutti i dipartimenti abbiano scelto questa linea per tutte e tre le materie caratterizzanti. Le registrazioni vengono tenute dall’università per l’obbligo di frequenza, ma non possono essere poi più fruibili.

I docenti seguono il programma che c’è sui Syllabus o tendono ad approfondire sulle loro ricerche?

Confronto spesso le lezioni con i Syllabus. I professori, essendo appassionati a una branca della materia e facendo ricerca, tendono ad approfondire alcune tematiche. Approfondimenti che poi non saranno oggetto d’esame.

Questo accade perché è il primo anno di questa riforma. I professori universitari insegnano da anni e anni e con un metodo accademico, potrebbero trovare limitante adattarsi solo ai Syllabus.

Hai un docente di riferimento oppure avete più docenti per materia?

Abbiamo più docenti. Oggi è stata l’ultima lezione del professore di Biologia. Lui ci ha seguiti fino ad ora. Da domani in poi si susseguiranno altri due professori. In generale, per ogni materia, abbiamo quattro o cinque professori. Loro si alternano nelle lezioni.

Quali erano le tue aspettative e com’è la realtà che stai vivendo?

Mi aspettavo un ambiente in presenza stimolante e ho trovato esattamente questo. In generale, mi aspettavo l’università più stimolante e complicata. La preparazione di Cordua è molto buona, mi ritengo avvantaggiato rispetto ad altri. Molti non hanno mai visto queste materie. Mi rendo conto che ci sono parti molto approfondite, sono proprio molto universitarie. Mi aspettavo un cambio didattico rispetto al liceo e questo cambio è avvenuto, quindi le aspettative che avevo corrispondono alla realtà.

Ci racconti una tua giornata tipo?

Mi sveglio presto per prendere l’autobus, sono lontano dalla facoltà. Le lezioni iniziano alle 8:30. Arrivo in facoltà e studio prima della lezione, così mi tolgo una parte di carico di lavoro per il post-lezione.

Le lezioni si svolgono fino alle 16:00. Ci sono due pause intermedie. Ogni giorno facciamo due ore di lezione per materia. In totale sono sei ore di lezione.

Alle 16:00 finisco e torno a casa e continuo a studiare quanto mi serve.

Voi fate esercizi in aula? Se sì, come sono strutturati?

Facciamo esercizi soltanto di Fisica. Non riguardano le domande a completamento. Sono esercizi di calcolo con risposta multipla. Servono per testare la comprensione a fine lezione. C’è anche una lezione intera di tutoraggio di Fisica, che si tiene alla fine di ogni unità didattica.

Questi esercizi non vogliono replicare quelli del test. I professori ci tengono a sottolinearlo spesso. Non sanno cosa ci sarà negli esami con precisione. Questo vale soprattutto per le domande a completamento. Tutte le domande che ho visto sono state a risposta multipla. Di Biologia e Chimica non abbiamo mai fatto esercizi. Abbiamo avuto solo lezioni teoriche.

Questo rende tutto più complesso. L’introduzione delle risposte a completamento è stata una novità. Si può conoscere l’argomento benissimo, ma il tipo di domanda è diverso. Serve esercizio per abituarsi a ragionare. Bisogna farlo di fronte a domande poste in modo differente.

I pro e i contro del semestre filtro e qualche consiglio per gli studenti

I pro sono l’ambiente molto stimolante. Questo dà un boost nell’interesse per le materie. Riconosco che le preparazioni sono molto diverse. Parlo di chi viene da contesti non scientifici. I Syllabus danno per scontate alcune nozioni e anche i professori lo fanno.

Il consiglio è partire già in anticipo. Bisogna cominciare a guardare i Syllabus che sono fruibili per tutti, anche in anticipo. Cercate di raccogliere più contenuti possibili. Questo è fondamentale per avere basi più solide.

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