DECRETO BERNINI: LE NOVITÀ SULL’AMMISSIONE A MEDICINA

DECRETO BERNINI

Decreto Bernini: in questo articolo ti riportiamo tutti i dettagli della nuova modalità di ammissione a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria delle università statali in lingua italiana.

Indice

Decreto Bernini: come funziona il semestre filtro

Il nuovo sistema d’ammissione alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria delle università statali italiane in lingua italiana cambia profondamente con il cosiddetto Decreto Bernini.

A partire dall’anno accademico 2025/2026, debutta il semestre filtro, una fase selettiva che precede l’accesso ufficiale al corso di laurea.

Ogni studente può iscriversi al semestre filtro massimo tre volte, anche in anni accademici non consecutivi.

Come iscriversi

Gli studenti dovranno iscriversi tramite la piattaforma Universitaly entro luglio. L’iscrizione comporta:

  • la scelta della sede dove si intende seguire il semestre filtro. La sede scelta deve corrispondere alla 1° scelta.
  • la scelta del corso affine
  • l’indicazione di almeno 10 sedi preferite per proseguire in caso di esito positivo
  • la selezione di almeno 10 alternative ove si intende proseguire il corso affine, in caso di mancata collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito.

Struttura

Il semestre filtro inizierà il 1° settembre 2025 e terminerà il 30 novembre 2025.

Prevede tre insegnamenti fondamentali, ciascuno da 6 crediti formativi universitari (CFU):

  • Chimica e propedeutica biochimica
  • Fisica
  • Biologia.

Commissioni e obbligo di frequenza

Il Ministero nominerà due commissioni:

  • una per la definizione dei syllabus degli insegnamenti
  • l’altra per la predisposizione delle prove d’esame.

La frequenza è obbligatoria e sarà monitorata dagli atenei. Possono sostenere gli esami solo gli studenti che hanno ottemperato agli obblighi di frequenza previsti per i tre insegnamenti.

Modalità d’esame: appelli, domande e sistema di valutazione

Al termine delle attività formative, lo studente ha a disposizione due appelli per ciascun insegnamento, a distanza di almeno 15 giorni.

Gli esami di profitto dei tre insegnamenti si svolgono contemporaneamente in tutte le università in date definite dal MUR.

Ogni esame sarà così strutturato:

  • 31 domande: 15 a risposta multipla, 16 in modalità completamento (parola mancante)
  • 45 minuti di tempo per ogni disciplina
  • 15 minuti di pausa tra una prova e l’altra.

La valutazione seguirà questi criteri:

  • + 1 punto per ogni risposta corretta
  • -0,25 punti per ogni risposta errata
  • 0 per ogni risposta omessa.

I voti verranno espressi in trentesimi e arrotondati solo se superiori o uguali a 18/30. Lo studente potrà rifiutare un voto per ripetere l’appello successivo. Per accedere alla graduatoria nazionale, occorre almeno 18/30 in tutte le materie.

I corsi affini

Chi non accede a Medicina potrà proseguire in uno dei corsi affini indicati nel decreto.

L’iscrizione è gratuita e obbligatoria, ma non prevede obbligo di frequenza. I crediti formativi conseguiti potranno essere riconosciuti.

I corsi affini comprendono:

  • Biotecnologie (L-2)
  • Scienze Biologiche (L-13)
  • Farmacia (LM-13)
  • Scienze Zootecniche (L-38)
  • Professioni sanitarie.

Riguardo a Professioni sanitarie, è bene specificare che sono da considerare solo quei corsi di laurea che presentano un rapporto tra iscritti al primo anno e posti disponibili per il medesimo anno, riferito all’anno accademico precedente, inferiore a 0,9.

Studenti già iscritti ad altri corsi

Gli studenti già iscritti a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria o corsi affini (anche in atenei non statali legalmente riconosciuti) e che desiderano proseguire, dovranno iscriversi al semestre filtro e sostenere gli esami.

Non è richiesto l’obbligo di frequenza, purché venga prodotta documentazione che attesti la frequenza equivalente negli insegnamenti già svolti. Gli atenei adegueranno i piani di studio già dall’a.a. 2025/2026.

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