Decreto Bernini: come funziona davvero il semestre filtro

DECRETO BERNINI

Con la pubblicazione del Decreto Bernini, il tradizionale test d’ingresso lascia spazio a una nuova modalità di selezione: il cosiddetto semestre filtro.

Ma attenzione: se da un lato questo sistema garantisce l’accesso libero al primo semestre, dall’altro introduce una selezione rigorosa e complessa per accedere al secondo. In altre parole, l’iscrizione iniziale non garantisce affatto l’immatricolazione definitiva.

In questo articolo approfondiamo il contenuto dell’Allegato 2 del Decreto Ministeriale n. 418 del 30 maggio 2025, che disciplina nel dettaglio lo svolgimento delle prove del semestre filtro, i criteri per la graduatoria nazionale, le modalità operative di sorveglianza e sicurezza, e il ruolo dei corsi affini. Un documento fondamentale per comprendere fino in fondo cosa comporta affrontare questo nuovo modello di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

Indice

Decreto Bernini e l’introduzione del semestre filtro

Il Decreto Bernini dà avvio al semestre filtro, che consente l’accesso libero al primo semestre dei corsi, ma non garantisce l’immatricolazione al secondo. Per ottenere il passaggio, infatti, gli studenti dovranno superare tre esami su scala nazionale — identici in tutte le università — relativi a:

  • Chimica e Propedeutica Biochimica
  • Fisica
  • Biologia

Le lezioni si terranno dal 1° settembre al 30 novembre 2025, ma l’accesso agli esami non è automatico: sarà possibile solo per chi avrà frequentato regolarmente i corsi.

Struttura degli esami

Ecco come sono strutturati gli esami caratterizzanti per ciascuna materia:

  • 15 domande a risposta multipla (5 opzioni, 1 corretta)
  • 16 domande con modalità a completamento (una sola parola da inserire)

per un totale, quindi, di 31 quesiti per singola materia (31 quesiti per Chimica e propedeutica biochimica, 31 quesiti per Biologia, 31 quesiti per Fisica).

Il tempo concesso per ogni prova è di 45 minuti, con 15 minuti di pausa tra una prova e l’altra. Lo studente è obbligato a restare in aula per tutta la durata delle prove, anche se non deve sostenerle tutte.

Sono previsti due appelli per ogni materia, distanziati di almeno 15 giorni. In caso di mancato superamento, sarà possibile ripetere uno o più esami nel secondo appello.

Per essere idonei e concorrere alla graduatoria nazionale di merito, lo studente dovrà ottenere almeno 18/30 in ciascuna prova. Il punteggio massimo ottenibile è 93 punti.

Inclusività: misure per studenti con disabilità o DSA

Il decreto prevede precise misure di supporto per studenti con invalidità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA):

  • È necessario presentare la documentazione almeno 15 giorni prima della prova, in originale o copia autenticata
  • Sono ammesse anche certificazioni non aggiornate, purché giustificate da limitazioni del SSN post-pandemia
  • Gli studenti con invalidità o legge 104/1992 possono ricevere fino al 50% di tempo aggiuntivo
  • Gli studenti con DSA hanno diritto a fino al 30% di tempo in più, con possibilità di misure aggiuntive nei casi più gravi.

I plichi d’esame: sicurezza, tracciabilità, trasparenza

Le prove sono contenute in plichi sigillati identici per tutto il territorio nazionale. Ogni plico contiene:

  • Ogni plico d’esame contiene i fogli con le domande di ciascuna prova, ciascuno contrassegnato da un codice identificativo univoco che garantisce tracciabilità e sicurezza. In aggiunta, sono inclusi due fogli di minuta, ovvero delle copie di lavoro su cui lo studente può fare i propri calcoli o annotazioni durante lo svolgimento della prova. Questi fogli non vengono corretti né valutati, ma servono esclusivamente come supporto durante l’esame.
  • un modulo di risposte dotato dello stesso codice identificativo del plico
  • un foglio sul quale è apposto il codice identificativo del plico, l’indicazione
    dell’università e dell’insegnamento a cui si riferisce ciascuna prova d’esame.

Per compilare correttamente il modulo risposte, gli studenti devono utilizzare esclusivamente la penna nera fornita dall’università.

Per quanto riguarda le 15 domande a risposta multipla, la risposta prescelta deve essere indicata tracciando una X all’interno della casella corrispondente (incrociando le diagonali del quadratino). Se si desidera correggere una risposta, è possibile farlo una sola volta, annerendo completamente la casella precedentemente contrassegnata e segnando la nuova risposta in un’altra casella. Perché la risposta venga considerata valida, deve risultare una sola X visibile tra le cinque opzioni.

Per le 16 domande a completamento, lo studente deve inserire la parola mancante nell’apposito spazio in stampatello maiuscolo. Anche in questo caso, è possibile effettuare una sola correzione, scrivendo una nuova parola nello spazio sottostante e annerendo completamente la risposta precedente.

Infine, accanto a ciascuna domanda è presente un simbolo circolare: barrare questo cerchio equivale a dichiarare l’intenzione di non rispondere. Attenzione: una volta barrato, non è più possibile modificarlo.

Alla fine, lo studente deve apporre due etichette identiche (una sul modulo risposta e una sulla scheda anagrafica), firmare la dichiarazione e imbustare i documenti nei contenitori previsti. Tutto il materiale viene inviato, per la correzione informatizzata, presso il CINECA.

La graduatoria nazionale e l’assegnazione delle sedi

I punteggi ottenuti in ciascun esame sono espressi in trentesimi, con possibilità di lode. Il punteggio massimo complessivo è di 93 punti (31 per ogni disciplina).

Per entrare in graduatoria, serve almeno 18/30 in ciascuna prova.

Gli studenti possono decidere se accettare il punteggio o ripetere l’esame (dopo almeno 15 giorni).

L’assegnazione delle sedi per il secondo semestre avverrà sulla base del punteggio raggiunto e delle preferenze espresse su Universitaly, dove ogni studente dovrà indicare almeno 10 sedi (la prima coincidente con quella del semestre filtro).

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Tre mesi, tre materie complesse, tre esami e una graduatoria a livello nazionale. Chi immagina che il semestre filtro sia un’alternativa più semplice al test d’ingresso rischia di sottovalutarne le difficoltà.

Gli studenti dovranno sostenere un carico didattico elevato, mantenere lucidità sotto pressione e dimostrare rapidità e precisione su quesiti di livello universitario. È una selezione vera e propria, solo spostata in avanti, dopo l’accesso formale.

Cordua è al fianco degli studenti con un’esperienza di 25 anni nella preparazione alla selezione medico-sanitaria. Più di 10.000 studenti hanno raggiunto l’obiettivo grazie ai nostri percorsi.

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