Test di ingresso a Medicina: dopo il via libera dato dalla 7^ Commissione del Senato alla riforma già annunciata dal Ministro Anna Maria Bernini, il sistema di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria subirà grandi cambiamenti a partire dal 2025.
Avrai letto dell’abolizione del numero chiuso, ma è necessario fare attenzione, perché in realtà ci sarà comunque una selezione! Scopri i dettagli in questo articolo.
Indice
- Cosa prevede la riforma sul test di Medicina?
- Test di Medicina: in quali facoltà continuerà ad esistere?
- Il via libera del Senato – NEWS!
- Scopri i dettagli sulla riforma: partecipa a uno dei nostri Open Day
Cosa prevede la riforma sul test di Medicina?
La novità principale della riforma riguarda l’abolizione del tradizionale test d’ingresso. Questo significa che tutti gli studenti potranno iscriversi al primo semestre della facoltà di Medicina, Odontoiatria o Veterinaria senza dover affrontare il test iniziale. Tuttavia, non si tratta di una liberalizzazione completa.
Infatti, al posto del test viene introdotto un semestre-filtro. Durante questo periodo, gli studenti dovranno affrontare esami su materie specifiche e caratterizzanti. Al termine del semestre, sarà stilata una graduatoria nazionale basata sui crediti formativi ottenuti e solo coloro che saranno ritenuti idonei potranno proseguire il loro percorso accademico.
In sostanza, la riforma rivoluziona il sistema di accesso alla facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria delle università pubbliche, rendendo l’inizio più aperto, ma mantenendo un forte criterio di selezione basato sulle performance accademiche.
Cosa succede ora?
Gli studenti dovranno dimostrare di avere le competenze necessarie per diventare medici, veterinari o odontoiatri, ottenendo ottimi risultati negli esami del primo semestre. Chi non riuscirà a entrare nella graduatoria potrà comunque utilizzare i crediti acquisiti per accedere a percorsi formativi alternativi.
Specifichiamo un dettaglio importante, tale riforma riguarderà unicamente le facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria delle università statali in lingua italiana.
Test di Medicina: in quali facoltà continuerà ad esistere?
Vediamo ora quali facoltà continueranno a mantenere il test di ingresso:
- l’IMAT, la facoltà di Medicina in lingua inglese delle università statali
- Professioni Sanitarie
- tutte le università private medico-sanitarie.
Il via libera del Senato: NEWS!
Il recente via libera da parte del Senato al Disegno di Legge (Ddl) ora delega il Governo a rivedere le modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, e Medicina Veterinaria.
Tale riforma segnerà un’importante svolta nel sistema educativo italiano.
Sebbene l’abolizione del test d’ingresso tradizionale consenta a tutti gli studenti di iscriversi al primo semestre senza barriere iniziali, è fondamentale notare che ci sarà comunque una selezione rigorosa, ma sarà posticipata di sei mesi.
Scopri gli ultimi aggiornamenti sulla riforma del test di Medicina: guarda l’intervista di Francesco Cordua.
I punti chiave del Disegno di Legge
Il Disegno di Legge si compone di 3 articoli:
- Il primo mira a potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, incrementando il numero e la qualità dei professionisti sanitari;
- Il secondo, che contiene la delega al Governo, introduce l’idea di un accesso libero al primo semestre dei corsi di laurea, eliminando quindi il numero chiuso iniziale, con un’ulteriore selezione per il secondo semestre, basata su esami e una graduatoria nazionale di merito.
- Infine, l’articolo 3 prevede la revisione delle normative attuali per allinearle ai nuovi criteri stabiliti dal Disegno di Legge.
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