Il semestre filtro è la nuova modalità di selezione per l’accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria in lingua italiana delle Università statali.
Il 20 novembre 2025 si è svolto il primo appello: un momento storico per migliaia di studenti che hanno sperimentato per la prima volta questa novità direttamente sul campo. Adesso, però, si apre il vero bivio: accettare i voti ottenuti oppure rifiutarli e riprovare al secondo appello per migliorarli?
È una decisione da prendere con lucidità e metodo, perché non incide solo sulla graduatoria nazionale di merito, ma può anche influenzare in modo concreto il futuro degli studenti.
Indice
- Appelli e calendario degli esiti
- Organizzazione degli esami: struttura degli appelli e permanenza in aula
- Le tre prove del semestre filtro: struttura e criteri di valutazione
- Graduatoria nazionale unica e rinuncia al voto: cosa prevede la Riforma
- Accettare o rifiutare: la decisione che può cambiare il tuo futuro
- Semestre filtro: affrontalo con Cordua
Appelli e calendario degli esiti
Il semestre filtro è un periodo di formazione seguito da una selezione nazionale. Al termine del percorso, solo chi risulterà idoneo potrà accedere al secondo semestre e proseguire nelle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Dentro questa struttura si collocano due appelli ufficiali, che rappresentano le uniche finestre utili per costruire il punteggio valido ai fini della graduatoria nazionale.
Ecco il calendario degli appelli e delle pubblicazioni degli esiti:
- Iscrizioni al primo appello: dal 30 ottobre al 15 novembre 2025
- 1° appello: 20 novembre 2025
- Esiti del primo appello: pubblicati entro il 3 dicembre 2025
- Iscrizioni al secondo appello: dal 21 novembre al 6 dicembre 2025
- 2° appello: 10 dicembre 2025
- Esiti del secondo appello: pubblicati entro il 23 dicembre 2025.
Ogni appello è regolato dalle stesse norme e ha un peso concreto nella costruzione del risultato finale. Per questo, conoscere le finestre ufficiali non è un dettaglio burocratico: è il primo passo per orientarsi con lucidità nelle scelte successive.
Organizzazione degli esami: struttura degli appelli e permanenza in aula
Un elemento centrale della nuova impostazione è la possibilità per ogni candidato di gestire il carico di prove. Ad ogni appello lo studente può decidere quanti esami sostenere: uno, due oppure tutti e 3, in funzione della propria preparazione.
Questa “libertà” però convive con un vincolo organizzativo inderogabile: indipendentemente dal numero di prove che si desidera sostenere, tutti devono presentarsi all’orario previsto dall’ateneo e restare in aula fino alla conclusione della terza prova, anche se hanno sostenuto un solo esame.
È un dettaglio operativo che incide sulla gestione della giornata e del focus mentale, quindi va considerato con serietà.
Le tre prove del semestre filtro: struttura e criteri di valutazione
Struttura
Le materie oggetto d’esame sono 3:
- Biologia
- Chimica e propedeutica Biochimica
- Fisica.
La struttura della prova, per ogni singolo esame, segue parametri uniformi a livello nazionale:
- 31 domande, di cui 15 a risposta multipla e 16 a completamento
- 45 minuti per ciascun esame
- Ordine fisso delle prove: si inizia con Chimica, si procede con Fisica e infine si conclude con Biologia.
Criteri di valutazione
- Soglia minima di superamento: 18/30 per ogni singola prova
- Attribuzione punteggi:
- +1 risposta corretta
- 0 risposta omessa
- –0,1 risposta errata
- Il voto è espresso in trentesimi
- Possibile Lode: +1 punto.
La valutazione è quindi rigorosa e standardizzata. Proprio per questo, ogni punto ottenuto o perso ha un impatto concreto sul risultato finale e sul posizionamento in graduatoria.
Graduatoria nazionale unica e rinuncia al voto: cosa prevede la Riforma
Qui si colloca la questione decisiva. Il regolamento consente a ogni studente di rinunciare al voto del primo appello e ripresentarsi al secondo, per uno, due o tutti e tre gli esami.
La rinuncia deve essere formalizzata entro 48 ore dalla pubblicazione dell’esito.
In caso di esito positivo al secondo appello, quel voto diventa l’unico valido sia per la graduatoria nazionale di merito sia per la carriera universitaria.
Questo passaggio è centrale: non si tratta di una “seconda chance in più”, ma di una leva regolamentata che permette di intervenire direttamente sul proprio risultato complessivo. Interpretarla correttamente fa la differenza tra una scelta casuale e una scelta consapevole.
Accettare o rifiutare: la decisione che può cambiare il tuo futuro
La domanda da porsi non è solo “questo voto mi soddisfa?”, ma:
- che peso ha questo voto nel quadro generale?
- un eventuale errore di valutazione, quanto comprometterebbe il mio futuro?
In altre parole: è una scelta che richiede un’analisi approfondita e tanta razionalità.
Ed è esattamente il tipo di decisione che non dovrebbe essere presa né sull’onda dell’emotività post-appello, né per imitazione di ciò che fanno gli altri.
Per orientarti in modo serio e strutturato su questa decisione, ti invitiamo a guardare il video in cui Francesco Cordua affronta il tema con un approccio analitico, basato su dati storici.
Semestre filtro: affrontalo con Cordua
In Cordua accompagniamo gli studenti dentro questo scenario con un percorso completo: lezioni sulle tre materie d’esame, simulazioni calibrate sul formato ufficiale (tempi, struttura e numero di domande, penalità), e coaching sulla gestione della pressione.
L’obiettivo non è solo “sapere le cose”, ma arrivare agli esami con una preparazione solida e con gli strumenti per prendere decisioni lucide quando conta davvero.
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