Da Cordua ad Harvard, il primo passo verso una carriera di successo
Alessandra ha frequentato il corso Newton della Scuola Cordua nel 2016 e oggi, dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia in lingua inglese conseguita al San Raffaele di Milano, fa la ricercatrice ad Harvard.
Qui, nella più antica università degli USA, si occupa di IBD (Inflammatory Bowel Disease), ovvero di malattie infiammatorie croniche intestinali. La sua ricerca si concentra sull’individuazione di nuovi approcci terapeutici e rappresenta non solo un’ opportunità accademica, ma anche un elemento cruciale per il suo ingresso nella Specialistica negli Stati Uniti.
Infatti, negli USA, la ricerca è parte integrante del percorso di formazione medica e contribuisce in modo sostanziale a costruire un “profilo completo” che viene valutato durante il processo di selezione per la Specialistica.
La vita da ricercatrice ad Harvard: la “giornata tipo” di Alessandra
La giornata di Alessandra si svolge principalmente tra il laboratorio e il centro infusioni, dove i pazienti vengono trattati per le malattie intestinali croniche, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.
Qui, Alessandra si occupa di analizzare campioni di sangue prelevati dai pazienti, con l’obiettivo di studiare la loro risposta alle terapie. I campioni vengono poi conservati per futuri studi, che mirano a comprendere meglio come le terapie influenzano la salute dei pazienti.
“Ogni giorno è diverso, a seconda del numero di pazienti prenotati, ma ciò che rimane costante è l’opportunità di fare ricerca di altissimo livello, contribuendo a scoprire nuovi trattamenti per le malattie”
— Alessandra Saraga, ex allieva Cordua ora Ricercatrice ad Harvard
Un aspetto che l’ha colpita profondamente è l’ambiente collaborativo che caratterizza il suo lavoro ad Harvard.
“A differenza di quanto accade in Italia, qui la competizione è meno intensa. Nel laboratorio in cui lavoro, siamo tutti in fasi diverse della nostra carriera: c’è chi sta cercando di entrare nella Specialistica, chi nella Fellowship di Gastroenterologia, e anche qualcuno che sta per iniziare Medicina. La ricerca, qui, è un aspetto fondamentale del percorso di ogni medico, sin dall’inizio della carriera, e per questo c’è un forte spirito di collaborazione”
— Alessandra Saraga, ex allieva Cordua ora Ricercatrice ad Harvard
Harvard Medical School
Come entrare in Specialistica negli Stati Uniti?
Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’intervista con Alessandra riguarda il sistema di ammissione alla Specialistica negli USA, totalmente diverso da quello italiano.
Infatti, a differenza dell’Italia, dove l’ingresso nella Specialistica è determinato da una graduatoria basata su un esame selettivo, negli Stati Uniti la valutazione è molto più articolata.
Negli Stati Uniti, non è sufficiente superare un esame per entrare in Specialistica. Gli aspiranti medici devono costruire un “profilo completo“, che comprende non solo i risultati accademici, ma anche esperienze di volontariato, attività di ricerca scientifica e pubblicazioni accademiche. Questo approccio permette di esprimere pienamente le proprie capacità e fa sì che la valutazione non dipenda da una singola performance, ma consideri l’intero percorso formativo e professionale (quindi parliamo di 7, 8 anni!).
Il San Raffaele, un ateneo che forma medici pronti ad entrare nel mondo del lavoro
La caratteristica principale di San Raffaele è il numero ridotto di studenti per classe, che permette un rapporto più diretto con i docenti e una formazione più interattiva. In questo contesto, è stato possibile per Alessandra partecipare a tirocini e attività elettive con una corsia preferenziale, fondamentale per un inizio di carriera solido e consapevole.
Cordua, il corso che eleva il tuo potenziale
Alessandra attribuisce gran parte del suo successo al metodo Cordua.
Con questo metodo, infatti, ha rafforzato le sue competenze accademiche e sviluppato una maggiore consapevolezza delle proprie risorse personali.
Un altro elemento chiave del suo percorso è stato il senso di appartenenza a un gruppo. Le relazioni che si sono create in aula con gli altri allievi hanno offerto il supporto necessario per crescere insieme e spingersi oltre i propri limiti.
“Non ci sono limiti per me. Si può raggiungere tutto con tanto impegno, determinazione e lavoro”
— Alessandra Saraga, Cordua ora Ricercatrice ad Harvard
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