Diventare medico è uno degli obiettivi più grandi e virtuosi che uno studente fresco di diploma può maturare.
Le motivazioni che spingono le nuove leve verso gli studi sanitari sono ovviamente cambiate nel corso degli anni, adattandosi a esigenze e necessità specifiche, ma è indubbio che la passione per il mutuo aiuto, la volontà di sostenere il prossimo, oltre alla capacità di assumersi le proprie responsabilità, hanno da sempre giocato un ruolo decisivo.
Continua a leggere per approfondire tutti gli step che le neo matricole devono affrontare per avvicinarsi alla professione dei loro sogni.
Diventare Medico – Una professione virtuosa
Un medico può salvare delle vite, ma un suo sbaglio può avere conseguenze fatali. Ecco perché alla sua figura è generalmente attribuito un rispetto e un credito superiore alla media, oltre ad un salario adeguato alle conoscenze acquisite e ai rischi propri del mestiere.
Per queste e altre ragioni, ogni anno in Italia oltre sessantamila studenti si cimentano nel test d’ammissione alla Laurea specialistica in Medicina e Chirurgia, tentando di fare della loro passione una vera e propria missione di vita.
Il primo Step – Lo studio come missione
I recenti cambiamenti nelle modalità di svolgimento del test d’ingresso hanno nuovamente posto gli studi in Medicina al centro del dibattito pubblico.
Ciò che è importante ricordare, è che il superamento della prova d’ammissione non è altro che il primo, anche se fondamentale, passo di un percorso lungo e stimolante. Che sia in uno degli oltre cinquanta atenei pubblici sparsi per l’Italia, o nelle prestigiose Università private di Roma e di Milano, una volta entrati a Medicina ogni matricola è chiamata ad accumulare, solitamente nell’arco di 5 anni, un totale di 360 CFU (Crediti Formativi Universitari), pari a 30 CFU per semestre.
Il sesto anno è invece dedicato al tirocinio, da condurre presso policlinici universitari, aziende ospedaliere o ambulatori. Questo periodo è fondamentale per entrare a contatto con la realtà del lavoro, per muovere i primi passi nei reparti, sviluppare le prime soft skills, conoscere da vicino pazienti, colleghi, e tutto quell’universo che farà parte della futura vita lavorativa.
Al termine di questo periodo, se si è in pari con gli esami, lo studente verrà chiamato davanti alla commissione a discutere la Tesi di Laurea. Al termine, si viene nominati dottori in Medicina e Chirurgia.
Per esercitare effettivamente la professione però, la strada è ancora in salita.
Il secondo Step – L’iscrizione all’Albo
Iscriversi all’Albo è un’operazione necessaria per operare in ambito sanitario.
L’Ordine dei Medici a cui si riferisce l’Albo viene tecnicamente definito FNOMCeO (Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), ha sede a Roma e vi sono inclusi tutti i medici chirurghi e odontoiatri italiani.
Fine ultimo dell’Ordine è quello di vigilare sulla condotta dei medici operanti su tutto il territorio nazionale, agendo, in caso di atti poco etici o professionali, tramite avvertenze, censura o radiazione dall’Albo nei confronti dei medici interessati.
Il terzo Step – Le scuole di specializzazione
Una volta terminata l’Università e portata a termine l’iscrizione presso l’Ordine dei medici, si potrebbe pensare che l’abilitazione sia dietro l’angolo.
Il panorama della medicina tuttavia è vastissimo, e gli studi condotti all’Università non sono che la punta dell’iceberg. Per poter esercitare la professione è necessario frequentare in molti casi una scuola di specializzazione, la cui durata varia generalmente dai 2 ai 5 anni e si conclude con il rilascio di un diploma, a conferma dell’acquisizione di un certo numero di crediti formativi.
Anche per questi corsi è previsto un test d’ammissione, solitamente scritto e a numero chiuso.
Le aree per le quali ci si può iscrivere sono tre: quella Medica, Chirurgica e dei Servizi Clinici.
In riferimento alla prima si può citare Medicina Interna, Oncologia Medica, Ematologia e Allergologia; per l’area di Chirurgia sono invece famose le scuole di Chirurgia generale, Cardiochirurgia e Ginecologia; infine, nell’area dei Servizi Clinici rientrano i corsi di Microbiologia, Virologia, Genetica e molti altri.
Insomma, il percorso non è semplice e neanche breve.
Diventare Medico – La motivazione alla base
Come si è detto, il medico abilitato sarà spesso chiamato a prendere decisioni importanti, in momenti dove indecisioni o dubbi possono compromettere la vita dei pazienti.
Non basta dunque una grande motivazione: occorre metodo, capacità di adattamento, abilità a gestire la pressione e soppesare i rischi. Tutto l’iter appena illustrato è stato pensato appositamente per preparare i nuovi medici a ciò che li attende, modellando la loro forma mentis nella direzione di un costante miglioramento. Solo così, accostando all’impegno e al sacrificio l’aggiornamento costante, sarà possibile maturare tutte quelle competenze tecniche e umane necessarie a svolgere quella che è, a tutti gli effetti, una missione di vita.
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