Storia della Medicina – Cure e rimedi ai tempi dei Barbari

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La medicina barbara affonda le radici in tempi remoti, in epoche antecedenti persino le civiltà greche e romane.

I principali popoli barbari che si diffusero per l’Europa negli ultimi secoli a.C – tra i quali svettano i Goti – praticavano una medicina assai rudimentale, ma al tempo stesso operavano in un contesto normativo ben delineato per quanto riguarda la cura della persona.

Approfondisci nel nostro articolo dedicato gli elementi principali della medicina barbara e scopri con Cordua la storia della medicina attraverso i secoli

La Medicina Barbara – Il quadro storico

Le invasioni barbariche iniziarono a devastare l’Europa dell’Impero romano già a partire dai primi secoli dopo Cristo. In un’epoca fervente per le pratiche magiche e mistiche, Teodorico (vissuto tra il III e il IV secolo a.C.) ordinò che le questioni sanitarie fossero gestite soltanto dai medici.

In questo frangente, altri sovrani come lui vengono definiti “illuminati”. È l’esempio Alarico (re dei Visigoti), per il rispetto dimostrato nei confronti della cultura classica e verso la pratica medica.

La Medicina Barbara e il rapporto con la magia

I popoli barbari, almeno a partire dagli ultimi secoli a.C, si mostravano agli occhi dello straniero come una società ben organizzata e dotata di una cultura medica radicata, fatta di pratiche e teorie precise.

Questa proibiva tassativamente qualsiasi forma di magia o stregoneria applicate alla medicina (contrariamente, ad esempio, a quanto accadeva nella Medicina Celtica) arrivando addirittura al punto di punire sia chi avesse praticato, sia chi avesse fruito di tali espedienti.

Anche nella società visigota, però, già da tempo esistevano leggi in merito, a cui – contrariamente a quanto si possa pensare – il medico avrebbe dovuto tassativamente attenersi per garanzie al paziente le cure migliori: in questo modo, dunque, la medicina potè essere considerata quasi alla pari di un’arte sociale.

Gli sviluppi in epoca Medievale

Nei secoli VIII-IX d.C., Merovingi e Carolingi promossero numerose iniziative finalizzate alla creazione concreta di un servizio di medicina pubblica.

Già a partire dai primi secoli d.C., la principale differenza tra l’approccio cristiano alla “corporeità” e quello dei barbari consisteva nel rapporto tra corpo e anima.

Come dimostrano le remore mostrate da tali popoli nei confronti della magia, per costoro la principale manifestazione di completa salute era un corpo quanto più forte e sano possibile, di cui spesso arrivarono a manifestarne un vero e proprio culto.

Non a caso le società barbare ponevano particolare attenzione alla cura dei capelli e delle barbe, prima tra tutte quella longobarda (come evidenzia di per sé lo stesso nome “Longobardi”, derivato direttamente dalle lunghe barbe dei suoi uomini).

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